"Ronzavo
attorno al bilancio del partito di Vendola da quasi un mese. Da quando SEL ed
il suo tesoriere me ne avevano annunciato la pubblicazione. Tra me e me, in
queste settimane, mi sono detto spesso: ah sì, volete fare i primi della classe
voi di SEL...adesso vi sistemo per le feste!
Cosicché
pregustavo l'idea di andare a scovare qualche spesa fuori controllo o esposta
in modo poco chiaro. O di far luce su contributi ricevuti da imprese e privati
riconducibili a loschi interessi. O di denunciare lo scivolamento dei conti
verso il baratro. O, ancora, di chiarire ai lettori che anche SEL, al pari di
altre formazioni politiche, investe in immobili, fondi gestiti in paradisi
fiscali, derivati che alimentano la bolla speculativa, invece che fare attività
politica sul territorio. E accarezzavo pure il desiderio di riuscire
addirittura a dimostrare che il Presidente Vendola si tiene il denaro percepito
come Governatore della Puglia tutto per sé e si fa fare regali, prestare
barche, appartamenti e pagare vacanze da sogno da amici danarosi.
Negli scorsi
giorni mi sono così messo al lavoro. Con ancora ben viva la memoria del tronfio
atteggiamento di superiorità morale con cui il tesoriere Boccadutri ha
presentato pubblicamente i dati di bilancio. Mi sono studiato tutte le carte,
le ho radiografate più volte. Alla ricerca di qualcosa che potesse permettermi
di sputtanare SEL. Una volta per tutte.
Perché è
davvero fastidioso che questi post-comunisti vogliano dimostrare di avere una
marcia etica in più rispetto agli altri e di essere la parte sana della
politica. Anche arrivando decisamente prima degli altri all'appuntamento della
divulgazione dei propri bilanci, allegando ad essi tutto l'allegabile, finanche
una serie di tabelle e grafici da veri sboroni!
Già
assaporavo la notizia con cui mostrare agli italiani le prove della
malagestione delle risorse da parte di SEL. Sul relativo pezzo sarebbero
certamente fioccate decine di migliaia di "mi piaci". Espressi anche
da parte di altrettanti militanti di altre forze politiche, che così avrebbero
liberato una volta per tutte la frustrazione di non aver visto anche gli odiosi
comunisti di SEL messi alla berlina per via dei propri bilanci opachi e
sballati. Senza considerare che tutto ciò avrebbe giovato alla mia carriera di
investigatore dei conti dei partiti.
Dopo giorni
di studio notturno, ahimè, mi sono dovuto arrendere. Più che una resa, è stata
una disfatta.
Lo ammetto
pubblicamente: non ho trovato una virgola fuori posto in quei cazzo di conti di
SEL! Tutto è perfetto, rigoroso ed equilibrato. I rimborsi elettorali non
assorbono la quasi totalità delle entrate - come speravo - ma ne rappresentano
poco più del 50%. La restante parte (48%) è ascritta alle quote associative,
che invece mi attendevo fossero irrisorie. Vendola è troppo onesto per i miei
gusti, visto che dei 97 mila euro di contribuzioni da persone fisiche, ben 58
mila provengano da lui stesso. Nel bilancio, poi, non
ho purtroppo trovato spese folli per attività di comunicazione politica,
visto che i post-comunisti hanno imparato in fretta a usare a fini promozionali
la leva della rete! Non ho potuto nemmeno giocare la carta delle operazione
finanziarie opache, degli investimenti immobiliari inutili, nonché dei
contributi da società legate al malaffare o guidate da noti tangentisti: di
tutto ciò non c'è uno straccio di traccia!
Amaramente
non posso che arrendermi di fronte all'evidenza per cui le risorse, certo non
enormi, di SEL, sono gestite nel segno dell'equilibrio e del rigore."
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