Infatti,
nonostante la raccomandazione europea n. 92/441 del 1992 sulla "Garanzia
minima di risorse" impegnasse il nostro paese ad adottare misure di
reddito minimo, rimaniamo i soli, con la Grecia, a non avere alcuno strumento
di intervento in tal senso.
Questa quindi la proposta di legge in sintesi: beneficiari del reddito minimo garantito sono tutti gli individui (inoccupati, disoccupati, precariamente occupati) che non superino i 7200 euro annui. Devono essere residenti sul territorio nazionale da almeno 24 mesi; devono essere iscritti presso le liste di collocamento dei Centri per l’impiego.
L’ammontare individuale del beneficio del reddito minimo garantito è di
7200 euro annui, pari a 600 euro mensili; tale misura deve essere rivalutata in
base al numero dei componenti del nucleo familiare.
Vi sarà la sospensione o la decadenza del reddito minimo garantito quando
il beneficiario dichiari il falso al momento della richiesta; venga assunto con
contratto di lavoro a tempo indeterminato; partecipi a percorsi di inserimento
lavorativo retribuiti; al compimento dei 65 anni di età; quando il beneficiario
rifiuti una proposta congrua di impiego dopo il riconoscimento delle sue
competenze formali ed informali.
Per maggiori informazioni: http://www.redditogarantito.
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