http://corrierealpi.gelocal.it/cronaca/2011/03/20/news/tre-le-criticita-che-l-affidamento-a-gsp-comportava-3737079
Rileggere il passato aiuta a guardare al futuro, anche quanto al servizio idrico. Svolgo queste considerazioni riportando, quasi integralmente, la lettera esplicativa da me inviata, quale Sindaco di Belluno, già nel 2003 ai 65 colleghi Sindaci dell'Ato "Alto Veneto". Nel 2003, all'indomani dell'assemblea nella quale il Comune di Belluno, su mandato del Consiglio comunale, aveva votato "no" al Piano d'ambito (punto di partenza delle attuali incongruenze) e non aveva partecipato al voto sulla scelta di Bim Gsp Spa quale gestore unico, ho rappresentato direttamente ai colleghi Sindaci i tre "peccati originali", ossia le tre maggiori criticità che secondo il Comune di Belluno la decisione (di approvare quel piano e di affidarlo a Bim Gsp) determinava con evidenza. Questi tre punti erano e purtroppo restano i seguenti: - un Piano d'Ambito assolutamente inadeguato e a dir poco sommario; - l'assenza di un chiaro ruolo del Comitato Istituzionale e dell'Assemblea della Ato in funzione di un effettivo controllo da parte dell'Ato stesso e dei Sindaci sul soggetto gestore; - la difficoltà di gestire una società (la Spa Bim Gsp) nella quale il principio "una testa, un voto" determina l'impossibilità di veri meccanismi di governo, efficienti e responsabili, adeguati al servizio direttamente affidato. Purtroppo dobbiamo dire che nel 2003 il Comune di Belluno fu facile profeta, perché oggi questi nodi sono venuti al pettine e la situazione complessiva è diventata un macigno pesante. Nel 2003 il Piano d'ambito è nato male. Preceduto da una ricognizione molto approssimata e a campione, poggia tuttora su una radiografia sommaria rivelatasi errata. Per una scelta dettata solo da cattiva volontà politica, Belluno - il Comune più popoloso della provincia - non fu coinvolto nell'impostazione del piano d'ambito, dei suoi scenari operativi, delle sue priorità. Le sue analisi avrebbero meritato e tuttora meriterebbero ragionamenti, approfondimenti, aggiustamenti. Le palesi incongruenze di oggi le avevamo previste e sollevate in ogni sede, senza trovare attenzione, anzi con dichiarato fastidio e addirittura ostilità verso il Comune che aveva denunciato con correttezza e sempre nelle sedi competenti i profondi e gravi limiti del piano e dell'affidamento. Ricordo anzi che venne eretto un
