Circolo di Belluno

domenica 6 febbraio 2011

Dati allarmanti sulla disoccupazione giovanile nel Bellunese

Fonte: Paola Dell'Anese, Giovani, nel Bellunese la disoccupazione è al 18%, "Corriere delle Alpi", 4 febbraio 2011,

"Vita dura per i giovani bellunesi. Infatti, in provincia di Belluno si registra il tasso più basso di occupazione giovanile, mentre si attesta al 18% quello di disoccupazione. Un dato preoccupante che viene dall'analisi eseguita da Datagiovani con sede a Padova. L'esame che confronta gli anni 2008 e 2009 rileva le ridotte possibilità di lavoro dei giovani. A curare l'indagine il ricercatore Michele Pasqualotto che precisa come «sebbene non si disponga di dati assoluti sulla dimensione della disoccupazione giovanile nella provincia di Belluno, l'esame dei tassi di occupazione e disoccupazione nel 2009 e la differenza rispetto al 2008, insieme al trend di assunzioni di giovani per il 2010, fornisce sufficienti elementi di valutazione per il fenomeno».
Tasso di occupazione. Il primo dato da rilevare è che il tasso di occupazione (rapporto tra occupati e popolazione) dei giovani in provincia nel 2009 è più basso di circa due punti percentuali (28.3%) rispetto a quello del Veneto (30.2%) anche se consistentemente più elevato dell'Italia (21.7%). La differenza è tutta da attribuire ad una minore occupazione dei maschi (tasso del 30,5%, contro il 34,4% della regione), mentre le dimensioni dell'occupazione femminile sono molto simili tra provincia e regione (26.1% a 25.7%). Se si confronta il dato con quello relativo al 2008, si vede che nel bellunese l'occupazione giovanile ha subito di più la fase di crisi occupazionale registrando un -4.9% contro il -3% veneto e il -2.7% italiano.
Disoccupazione. Ma è guardando alla disoccupazione che emergono gli aspetti più preoccupanti. Il tasso di
 disoccupazione giovanile in provincia supera nel 2009 il 18% (18.3%): ciò vuol dire che quasi un giovane su cinque disponibile a lavorare è disoccupato, valore decisamente più elevato del riferimento regionale (14,4%). In questo caso le differenziazioni tra giovani maschi (19.2%) e femmine (17.4%) non sono così ampie, sia in termini di tassi che di variazioni rispetto al 2008: i tassi di disoccupazione giovanili sono aumentati di oltre 8%. Il confronto con le dinamiche registrate nello stesso periodo in Veneto ed in Italia è impietoso: la disoccupazione giovanile a Belluno è aumentata ad un ritmo doppio di quello nazionale, e più che doppio rispetto a quello regionale. Qualche connotazione meno negativa viene dalle previsioni di assunzioni di giovani (fino a 29 anni) per il 2010, sebbene molto contenute in termini numerici assoluti, ma che rilevano discrete tendenze nella provincia di Belluno. Sebbene il Bellunese si collochi al di sotto di Italia e Veneto per incidenza di assunzioni di giovani previste sulle assunzioni totali (31,9%), il trend appare in crescita più sostenuta (+9,5%) rispetto a quanto si verificava nel 2009 (l'aumento di posti di lavoro riservati ai giovani in Veneto è decisamente più basso, +1,4%). I dati illustrati sembrano dunque identificare nel complesso un aggravamento della condizione lavorativa dei giovani nel 2009 rispetto al 2008 maggiore in provincia di Belluno che in Veneto, ma un accesso al mercato del lavoro per i giovani bellunesi nel 2010 un po' meno difficile rispetto al resto dei coetanei della regione. «Resta da verificare se le previsioni di assunzione fatte dagli imprenditori nel corso del 2010 vengano confermate e se riescano almeno in parte a compensare le tendenze in atto a livello regionale di ulteriori appesantimenti della disoccupazione giovanile», conclude Pasqualotto."

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